TEMPIO NEL TEMPO

TEMPIO NEL TEMPO

Attraverso questo lavoro, il desiderio di ritrovare il valore originario delle cose, restituire alla casa la sua primeva vocazione.

Cerchiamo un rifugio. Un luogo nostro, dove poter vivere un’intimità profonda e nuda. Un luogo di protezione, di verità, di sicurezza. Da sempre quel posto si chiama casa.

Uno spazio al di fuori del tempo, dove regna un silenzio non necessariamente privo di parole, un silenzio di pace e di Armonia.

Lì, dove desideriamo stringerci con chi amiamo; lì, dove ricevono asilo preoccupazioni e gioie; lì, il posto da cui partiamo e dove vogliamo tornare.

Emotivamente densa di tutti quei sentimenti che nutriamo, la casa diviene specchio dell’anima. Quelle mura cessano, così, di essere semplice amalgama di mattoni e calcestruzzo, nascondendo al loro interno qualcosa di più alto, un aspetto “Altro” che le rende sacre.

Qui trovano spazio dolci rituali, quotidiani gesti, preziose cure che offriamo a noi stessi e alle persone amate per renderci onore.

Spogliata del suo significato accessorio, finalmente, la casa si riappropria della sua vera essenza, tornando ad essere un luogo di culto, un tempio.

Tutti i templi, i culti religiosi, le tendenze spirituali, per quanto estremamente differenti tra loro hanno come obiettivo comune la ricerca della sincera essenza dell’uomo e dei rapporti.

Il tempio, nel tempo e nello spazio, è luogo di mediazione tra l’umano e il divino, e si propone come il posto in cui riusciamo a ritrovare il valore originario delle cose, un sentiero che ci conduce alla conoscenza e alla scoperta del significato.

Rendere la casa tempio è, perciò, un atto destinato a giungere al di là della semplice ispirazione o del particolare decoro, arrivando a rappresentare la costruzione di un’area unica e personale, di un ambiente che celebra la sacralità della nostra vita.

Un posto per sentirsi, per sentirsi liberi, per sentirsi a Casa.

JULIANA DALTIN

PREGHIERA AL DISEGNO

PREGHIERA AL DISEGNO

A volte sei così pieno di significato che, nel darti vita, tutto prende colore, tutto sembra avere un senso, il semplice fare è gioia...

A volte invece la vita ci prende di sorpresa e per un’attimo sembri banale, sembri l’ultima tra le priorità, quasi come se te non avessi un motivo vero per esistere...
Ed è proprio in questo momento che il vero senso di te grida dentro di me, perché te, per me, non sei solo un prodotto, non sei solo un lavoro...

Tu Sei, sei sole, sei arte, tu sei un mezzo, sei sulla strada della mia vocazione, tu sei nella Bellezza di tutto ciò che mi circonda. Tu sei il Disegno di un’Altro su di me.

Juliana Daltin

“FOR PATTERN LOVERS” – NASCE A MILANO PATTERNON, UN NUOVO BRAND DI ACCESSORI DALLO STILE UNICO!

“FOR PATTERN LOVERS”

NASCE A MILANO PATTERNON, UN NUOVO BRAND DI ACCESSORI DALLO STILE UNICO!

Riesci ad immaginare un semplice portafoglio che prende vita con 10 stampe diverse?
Perché essere uguale quando invece puoi renderti unico?

 

PATTERNON è un marchio composto dall’unione delle parole: PATTERN (stampa, disegno) + ON (acceso, vivo, in vista).

Il nome stesso suggerisce l’idea di poter dare vita ai disegni, ai colori e all’immaginazione della designer Juliana Daltin, con oltre 16 anni di esperienza come textile designer, ora ha deciso di portare la sua passione per il disegno tessile sulla pelle.

La designer predilige forme semplici e lineari per lasciare spazio al vero protagonista: il PATTERN.

Gioca con un mix di tanti disegni, colori e forme e crea la collezione PATTERNON di accessori unici in vera pelle stampata: porta-tessere, portafogli, borse, computer-bags, tracolle, ecc con materiali e finiture di alta qualità fatti a mano in Italia.

I disegni prendono ispirazione dai motivi decorativi della tradizione tessile, artistica ed architettonica e vengono rivisitati in ottica contemporanea. Tutti i prodotti PATTERNON sono composti da più disegni, messi insieme in maniera armonica ed hanno una fascia con un discreto logo come segno distintivo.

Juliana Daltin, tramite PATTERNON interpreta l’atto creativo come un gioco, attraverso cui divertirsi ed esprimersi liberamente, proprio per questo le collezioni offrono prodotti per tutte le stagioni, non seguono logiche da “calendario”, possono essere continuativi o in edizione limitata, composti da accessori unisex, maschili e femminili.

PATTERNON prende inspirazione da 6 diversi mondi di colori e sensazioni, che vanno da tinte fredde a calde, da neutre a sgargianti, offrendo per ogni tipologia di prodotto di un’ampia gamma di colori e stampe fatti per soddisfare il desiderio di unicità di chi incontra PATTERNON.

Il Foulard nel tempo – Nulla si “CREA”, nulla si “DISTRUGGE” tutto si “TRASFORMA”

Lavoisier by PATTERNON

Il Foulard nel tempo - Nulla si "CREA", nulla si "DISTRUGGE" tutto si "TRASFORMA"

Il foulard, nome francese che significa appunto "fazzoletto di seta", non è sempre stato un accessorio come lo intendiamo oggi, ma fu utilizzato fin dai tempi più antichi, cambiando la sua funzione in base alle epoche.

Si sa che veniva usato dai soldati già nel II secolo d.C. per proteggere il collo, ma venne anche usato dai contadini per ripararsi dal sole durante il Medioevo e fino ai primi '900.

Con il tempo divenne un accessorio irrinunciabile valorizzato da stilisti raffinati, che lo hanno trasformato in un must have di ogni donna con fascino e personalità.

Il foulard è quindi diventato un simbolo di stile che ha conquistato personaggi illustri, dal mondo dell'arte a quello dello spettacolo.

Alcuni personaggi ne hanno fatto un tratto distintivo, come Audrey Hepburn che amava coprire il capo e legarlo sotto al collo indossando grandi occhiali scuri.

Grace Kelly lo ha usato come accessorio per la pettinatura, avvolgendo il capo con un foulard di seta con il fascino che le era proprio.

Anche Sofia Loren lo indossava come copricapo o lo teneva semplicemente in mano come vezzo femminile, e Catherine Denueve esaltava la sua bellezza usandolo anche a mo di cerchietto per i capelli.

Il foulard è stato compagno fedele dei viaggi di un'icona di stile come Jacqueline Kennedy che lo usava come copricapo. Ai personaggi famosi che hanno fatto del foulard un accessorio irrinunciabile, si aggiunge anche Margaret d'Inghilterra che lo teneva allacciato sotto al collo come copricapo.

Uomini illustri hanno indossato immancabilmente il foulard accentuando la loro carismatica personalità, come Henri Matisse e Salvador Dalì che amavano portarlo al collo come una soffice sciarpa sotto la camicia, ma di seta purissima.

 Il foulard accessorio intramontabile

Tutti questi personaggi famosi hanno contribuito alla storia che vede il foulard da sempre utilizzato nei modi più diversi, fino a diventare un must della moda di ogni tempo, tra i capi più versatili che si conoscano. La sua evoluzione potrebbe adattarsi alla teoria di Lavoisier, secondo cui "nulla si crea, nulla si distrugge e tutto si trasforma", altrimenti detta legge della conservazione. Molti altri scienziati, pensatori e intellettuali hanno tratto da questa teoria fisica anche conclusioni filosofiche, che rimangono a ricordare all'uomo che ci sono cose che non tramontano.

Chi ama indossare il foulard mai se ne separerebbe e, anzi, diventa uno di quegli accessori che si adattano a qualsiasi look, moda e rimangono sempre e comunque attuali.

La scelta del foulard allora diventa importante, essenziale per esprimere il proprio stile contemporaneo che non trascura la tradizione.

I foulard di PATTERNON ideati dalla designer Juliana Daltin trovano le radici del loro stile nel passato, ma si proiettano con successo nel presente, con nuove sperimentazioni assolutamente riuscite.

Il foulard di PATTERNON su ispirazione di Juliana Daltin cambia pelle e dalla seta passa a un'altra fibra naturale pregiata quanto antica: il lino.

Un semplice foulard diventa il pretesto per reinventare una tradizione che mantiene però i canoni della eleganza, giocando con nuovi tessuti, colori e stampe. Materiali, fantasie e abbinamenti delle tinte che gli rendono unici e speciali.

Il lino è una fibra tessile usata fin dai tempi più antichi, sinonimo di regalità e pregio, ha la caratteristica di essere fresco e nello stesso tempo resistente e avvolgente. Si presta dunque a ideare nuove soluzioni per i foulard e per chi ama indossare capi esclusivi e distintivi.

Ideare un foulard che non sia in seta ha aperto la strada anche a nuove sperimentazioni con tessuti altrettanto pregiati, come possono essere il cotone, il cashmere o il moderno modal che presto saranno anche questi disponibili per chi ama "assaggiare" nuove esperienze... Ad ogni modo, non si trascurano mai le origini con i foulard in seta, che rimangono la pietra miliare di una moda che ha tante sorprese da riservare, per essere indossato sia d'estate che d'inverno.

Il foulard non è solo un accessorio per coprire il capo o il collo, ma come insegnano le grandi icone di stile citate, può essere utilizzato in mille modi diversi. Negli anni infatti lo abbiamo visto appeso alle borse e svolazzante, adagiato su una spalla a valorizzare i capi di abbigliamento, a cingere la vita delle donne se usato come una cintura.

Juliana Daltin ha saputo interpretare la sua personale visione del foulard concedendosi di giocare con i colori e gli accostamenti, con una fervida creatività che guarda avanti, trasformando il foulard dei soldati del II secolo a.C. in quelli che indosseranno oggi le donne e gli uomini dell'era post moderna. L'interpretazione di Juliana Daltin ha preso vita con i foulard PATTERNON.